La diarrea è una malattia che si caratterizza per l’espulsione frequente, durante la stessa giornata (almeno per tre volte), di feci di consistenza diminuita o liquide.
La stipsi (o stitichezza), invece, è il problema opposto: la riduzione della frequenza di rilascio (o evacuazione) delle feci (meno di 3 volte a settimana) e/o la difficoltà ad espellerle perché di consistenza dura.
La diarrea può essere causata da un’infezione (gastroenterite) da virus, batteri o parassiti, da un’allergia alimentare, da farmaci (come antibiotici) o da uno stato ansioso. Gli episodi di diarrea possono essere frequenti in alcune persone e spesso si associano a sindrome dell’intestino irritabile o a malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn o la Rettocolite ulcerosa.
La stitichezza può essere causata da un rallentamento del passaggio del cibo nell’intestino per dieta povera di fibre e acqua o può essere dovuta alla presenza di un’ostruzione per presenza di restringimenti del colon.
La diarrea può presentarsi da sola o può essere associata ad altri sintomi quali febbre, mal di pancia, vomito, mal di testa, scarso appetito, a segni di disidratazione come occhi scavati, pelle secca, sete, crampi muscolari, sensazione di stordimento e battito cardiaco accelerato.
La stitichezza si presenta, invece, come difficoltà o dolore all’espulsione delle feci, spesso dure e secche, di tipo caprino, con sensazione di incompleto svuotamento intestinale e necessità di lassativi o clisteri per evacuare. Talvolta, si associano mal di pancia, piccole perdite di sangue, gonfiore intestinale, vomito.
La diarrea è frequentemente causata da infezione, consumo di cibi o acqua contaminati. Di seguito, sono consigliate alcune precauzioni:
- Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone dopo essere andati in bagno e prima di preparare il cibo o mangiare
- Evitare di consumare l’acqua del rubinetto
- Non consumare cibi poco cotti o crudi se non si hanno garanzie sulla loro preparazione
- Non conservare cibi crudi e cotti insieme
- Evitare di condividere biancheria o posate e bicchieri per limitare la diffusione ai conviventi e pulire il WC dopo la diarrea con disinfettante
- Sottoporre i bambini alla vaccinazione contro il rotavirus
La stitichezza può essere contrastata mediante una dieta equilibrata ricca di fibre (2-3 frutti al giorno e 2 porzioni di verdura), un adeguato consumo di acqua (almeno 2 litri al giorno) e regolare attività fisica. È anche importante seguire una routine giornaliera ed imparare ad ascoltare il proprio corpo senza rimandare il momento della defecazione. Va inoltre ricordato che l’uso dei lassativi non è una terapia preventiva: il loro impiego deve essere riservato a casi selezionati dal medico, in quanto il loro uso eccessivo, così come l’utilizzo di supposte e clisteri può avere effetti negativi sull’intestino.
La gran parte dei casi di diarrea si risolve nell’arco di pochi giorni senza una terapia specifica. È sempre opportuno assicurare una adeguata assunzione di acqua, anche a piccoli sorsi, per scongiurare il rischio di disidratazione. Succhi di frutta e bevande gasate andrebbero evitati poiché peggiorano la diarrea. In presenza di sintomi quali febbre, sangue e/o feci scure e particolarmente maleodoranti, vomito continuo, mal di pancia persistente o segni di disidratazione, si raccomanda di consultare il proprio medico curante o recarsi in Pronto Soccorso. L’uso degli antibiotici non è generalmente raccomandato poiché, data la causa soprattutto di tipo virale, questi non sono efficaci e possono peggiorare i disturbi.
Nel caso in cui la correzione delle abitudini e della dieta non siano stati sufficienti a risolvere la stitichezza, può essere necessario assumere dei famaci o eseguire degli esami o una visita specialistica.
È possibile ottenere maggiori informazioni consultando i seguenti siti istituzionali: