L’ipertensione gestazionale è un aumento dei valori di pressione arteriosa del sangue della madre (>140/90mmHg) in gravidanza. Una volta avvenuto il parto, di solito i valori della pressione ritornano nella norma. Se associati a proteinuria, ovvero presenza di proteine nelle urine, allora la malattia si definisce preeclampsia che, se non controllata, può evolvere e comportare l’insorgenza di convulsioni materne (condizione chiamata eclampsia).
Le cause sono la predisposizione genetica allo sviluppo di ipertensione, il fumo, il diabete, l’obesità, le malattie renali o autoimmuni, l’abuso di sostanze e problemi della placenta. L’ipertensione gestazionale è infatti spesso la manifestazione materna del ritardo di crescita intrauterino.
L’ipertensione mal controllata a sua volta danneggia il circolo del sangue di altri organi, come rene (da qui la proteinuria) e sistema nervoso centrale (con le convulsioni).
L’ipertensione e la preeclampsia possono inizialmente essere senza disturbi ed il riscontro spesso è casuale durante le visite di controllo. Quando invece i sintomi sono presenti, esse si manifestano con mal di testa, problemi visivi e rigonfiamento delle gambe. La eclampsia si caratterizza per le convulsioni.
La prevenzione si basa sulla riduzione dei fattori di rischio, quindi l’astensione dal fumo, una dieta ed uno stile di vita sano ed equilibrato.
È importante sottoporsi alle visite ostetriche di controllo secondo quanto indicato dal ginecologo, astenersi dal fumo e assumere uno stile di vita sano. In caso di riscontro di valori della pressione elevati (>140/90 mmHg per più di due misure consecutive), occorre recarsi subito in Pronto Soccorso. La terapia prevede l’uso di farmaci che mantengano la pressione <140/90mmHg e con il parto in caso di sofferenza del bambino.
È possibile ottenere maggiori informazioni consultando i seguenti siti istituzionali: