Un'ustione è una ferita della pelle, e talvolta dei tessuti sottostanti la pelle, provocata da un agente bruciante che in modo diretto o indiretto entra a contatto con la pelle stessa.
I bambini sono più a rischio perché sono curiosi e non prestano attenzione ai pericoli.
Le ustioni nei bambini possono essere causate:
- da liquidi bollenti, come bagno caldo, una tazza che cade e/o si rovescia, cibi bollenti, condimenti da cucina sui fornelli
- dal contatto diretto di parti del corpo con il fuoco, i fornelli, la stufa, il forno, il ferro da stiro
- dal contatto oppure ingestione di batterie, liquidi per il bucato o per lavare i pavimenti
- dal contatto diretto con una sorgente elettrica come gli elettrodomestici, fili elettrici esposti, presa di corrente
- dall’esposizione troppo prolungata al sole e senza le giuste protezioni
Tutte le cause elencate precedentemente sono in grado di provocare diversi gradi di ustioni: dal primo grado, cioè il più superficiale e leggero, passando attraverso il secondo e il terzo grado, che sono sempre più gravi e coinvolgono i tessuti sottostanti la pelle, fino al quarto grado che è gravissimo.
Nel primo grado la pelle si presenta arrossata, con dolore, ma senza la presenza di bollicine/vescicole.
Il secondo grado interessa anche gli strati più profondi della pelle che appare intensamente arrossata, con molto dolore e coperta di bollicine/vescicole, che possono rompersi da sole lasciando la pelle sottostante di colore rosato o vinoso.
Il terzo grado include le ustioni più profonde e gravi che danneggiano spesso i muscoli e i tessuti profondi, mentre nel quarto grado si ha la carbonizzazione.
La maggior parte delle ustioni è prevedibile ed evitabile con semplici comportamenti da seguire da parte di chi si prende cura dei bambini:
- tenere fuori dalla portata dei bimbi accendini, fiammiferi, candele accese, ferro da stiro, vaporizzatori e umidificatori, detersivi vari e altri agenti chimici
- posizionare i contenitori e le pentole con l'acqua bollente sui fuochi più distanti. Non tenere in braccio o tenere i bambini lontani dalla cucina durante alcune procedure come lo scolo dell'acqua della pasta o nel versare tè o caffè bollenti
- dare ai bimbi il cucchiaino solo quando la pappa non è più troppo calda ed evitare giochi che possono fare schizzare sul viso cibi ancora troppo caldi
- controllare che le prese di corrente siano tutte dotate di salva presa, che i fili non siano danneggiati e le prese multiple siano sempre a norma e comunque non a livello delle manine dei più piccoli
- preparare il bagnetto usando prima l'acqua fredda e poi l'acqua calda, controllando sempre la temperatura prima di immergere il bambino. Non allontanarsi mai dalla stanza se ci sono rubinetti e leve varie.
- usare tutte le protezioni (cappellino, crema solare) quando il bambino è al sole o rischia di essere esposto al sole
- controllare che non siano puntati su di lui vetri o specchi riflettenti capaci di causare ustioni del volto o di altre parti scoperte.
In caso di ustione di primo grado, bisogna togliere tutti gli indumenti a contatto con la pelle ustionata, eventualmente tagliandoli, e bagnare la zona con acqua corrente fredda. Anche ogni tipo di gioiello (catenina, anello, etc.) deve essere rimosso insieme ai vestiti, tranne quelli che sono molto aderenti e che non vanno strappati per evitare dolore e sanguinamenti.
Per diminuire il dolore si può usare Paracetamolo o Ibuprofene.
Invece, non bisogna applicare ghiaccio, burro, olio, polveri, patate, fette di frutta, zucchero, sostanze cioè che possono aumentare la profondità dell'ustione e i rischi di infezione successiva
In alcuni casi precisi, oltre alle semplici manovre per le ustioni di primo grado, bisogna chiamare immediatamente il pediatra oppure recarsi in un Pronto Soccorso:
- il bambino ha un'ustione di secondo oppure di terzo grado
- l'area ustionata è superiore ai 5 cm
- l'ustione è a livello di testa, mani, articolazioni, genitali
- si tratta di un'ustione da fiamma, da filo elettrico, da presa di corrente o da sostanze chimiche
- l'ustione appare infetta, con peggioramento del rossore, gonfiore e presenza di pus (liquido giallastro dovuto all’infezione)
È possibile ottenere maggiori informazioni consultando i seguenti siti istituzionali: