Durante la gravidanza è necessario effettuare visite ostetriche ed ecografie.
La visita ostetrica consiste in:
- colloquio con il medico ginecologo. In base alla storia della donna ed agli esami effettuati, si individua la presenza/assenza di fattori di rischio per la gravidanza e si programmano i controlli successivi;
- visita ostetrica vera e propria, tramite la quale si valuta la struttura dell’utero, l’eventuale presenza di infezioni, l’aumento di peso relativo della donna e la pressione arteriosa.
L’ecografia è un esame innocuo che permette, tramite una sonda ad ultrasuoni, di valutare il bambino e l’utero durante la gravidanza.
La gravidanza è un evento che, in presenza di alcuni fattori, può alterare la salute della madre e/o del bambino. L’esecuzione di visite ed ecografie ostetriche regolari permette di riconoscere questi potenziali fattori e dunque assistere la donna in maniera migliore, prevenendo le possibili complicazioni.
VISITE OSTETRICHE: generalmente è consigliato eseguire una visita ostetrica al mese. Alla prima visita sono richiesti una serie di esami del sangue i cui risultati se nella norma ne escludono la ripetizione ogni mese. È importante effettuare queste visite periodicamente perché alcune malattie possono essere riscontrate e quindi trattate solo in determinati periodi della gravidanza.
ECOGRAFIE OSTETRICHE: le ecografie ostetriche offerte dal Sistema Sanitario Nazionale sono tre, una per ogni trimestre.
- I trimestre: viene eseguita tra le 11 e le 13 settimane di gravidanza. Le finalità di questa ecografia sono la verifica della sede della gravidanza, il numero di bambini, la presenza del battito cardiaco e la datazione della gravidanza. In questo periodo è possibile anche calcolare con accuratezza la Translucenza Nucale, ovvero un parametro del bambino che, insieme all’età materna e al valore di alcuni esami del sangue della madre, permette di calcolare il rischio di alcune tra le più frequenti malattie cromosomiche (Trisomia 13, 18, 21). Questo Test Combinato o Test di Screening del 1° trimestre o BiTestè offerto a tutte le donne durante il primo trimestre. Esso non è un test di certezza ma di probabilità ed inoltre indaga solo le più frequenti anomali cromosomiche, non tutte quelle possibili. In alternativa esiste un altro test, più preciso ma sempre di probabilità, che è il test del DNA fetale, a pagamento (tranne nelle donne con età maggiore a 35 anni per il maggior rischio di malattie genetiche del bambino). In caso di anomalie di questi test è indicato eseguire un test più complesso, l’amniocentesi/villocentesi. Esso consiste nel prelievo tramite un ago di liquido amnioticoo cellule della placenta e la successiva analisi genetica. Questo test è associato ad un rischio di circa 1% di aborto, dunque viene eseguito solo in presenza di BiTest o test del DNA fetale alterati.
- II trimestre: viene eseguita tra 20-22 settimane e ha il fine di valutare il corretto sviluppo delle strutture del bambino (viene infatti comunemente chiamata ecografia morfologica). A questa epoca gestazionale è possibile determinare anche il sesso.
- III trimestre: eseguita a 30-32 settimane, ha lo scopo di valutare la crescita del bambino. Un ritardo od un eccesso di crescita permettono di indirizzare la donna verso un monitoraggio più intensivo e di programmare il successivo parto.
CONTROLLI ALLA FINE DELLA GRAVIDANZA: a 40 settimane di gravidanza, è opportuno effettuare altri controlli. Il parto avviene di solito tra 37 e 41 settimane di gravidanza, mentre in caso di mancato parto spontaneo entro 40 settimane e 6 giorni è opportuno eseguire due visite a settimana per monitorare il benessere del bambino. Dopo 41 settimane, infatti, aumenta il rischio di complicanze ed è indicato indurre il parto entro le 42 settimane.
Oltre che effettuare i controlli e le ecografia durante la gravidanza, è importante seguire un corretto stile di vita:
- Alimentazione. Durante i nove mesi nella norma si aumenta di circa 10-15 Kg, di cui la maggior parte durante la seconda parte della gravidanza. Mantenere una dieta sana ed equilibrata favorisce il controllo del peso. L’eccessivo incremento è associato ad un maggior rischio di sviluppo di diabete, ipertensione, problemi della coagulazione e disturbi della crescita del bambino. Evitare di assumere grassi e zuccheri semplici in abbondanza riduce il rischio di insorgenza di diabete. All’inizio della gravidanza, fino a quando non si conosce la protezione della madre contro alcune malattie infettive, è opportuno lavare con accuratezza le verdure non cotte, non mangiare cibi crudi, evitare contatto con i gatti o lavarsi frequentemente le mani in caso di contatto con animali e con bambini piccoli, possibili fonti di malattie infettive respiratorie.
- Esercizio fisico. L’attività aerobica lieve come la corsa è consigliata per ridurre l’aumento di peso, problemi di pressione e coagulazione, diabete.
- Fumo di sigaretta. Esso può causare anomalie della placenta, con problemi nella crescita del bambino e nella salute della madre, soprattutto per quanto riguarda la sua pressione del sangue. Smettere di fumare riduce drasticamente il rischio di questi eventi pericolosi.
- Come per tutte le fasi della vita di una donna, la corretta igiene intima permette di limitare le infezioni vaginali che possono complicare la gravidanza stessa. Non sempre tali complicanze sono correlate con una scarsa igiene intima ma sicuramente una corretta abitudine igienica può ridurre il rischio.
È possibile ottenere maggiori informazioni consultando i seguenti siti istituzionali: