Le infezioni delle alte vie respiratorie sono malattie infettive che provocano l’infiammazione di naso, faringe (o gola), laringe (parte più bassa della gola) e trachea (porzione delle vie respiratorie tra laringe e bronchi). Sono, quindi, malattie generalmente non gravi che non coinvolgono il polmone.
Comprendono pertanto:
- Nasofaringite (raffreddore comune): rappresenta la malattia più frequente tra le infezioni delle alte vie respiratorie. È l’infiammazione di naso e gola dovuta ad un virus. È una malattia infettiva molto contagiosa, ma fortunatamente poco grave.
- Faringo-tonsillite (il mal di gola comune): è l’infiammazione di faringe e/o tonsille, cioè la parte iniziale della gola dove ci sono strutture del sistema immunitario che bloccano l’ingresso dei germi.
- Laringite acuta o croup o laringospasmo: infiammazione della laringe provocata da un’infezioni o da uno stress delle corde vocali. Questo può causare un restringimento dell’organo, rendendo difficoltoso il passaggio dell'aria. L'età più frequente di comparsa è tra i 6 mesi e i 4 anni.
- Nasofaringite (o raffreddore comune): il raffreddore può essere provocato da più di 200 virus respiratori diversi ed è per questo che ci si può ammalare più volte durante una stagione; i virus più frequenti sono i rhinovirus, i virus dell'influenza, i coronavirus, il virus respiratorio sinciziale. In genere, il periodo di maggior contagio è l'inverno.
- Faringo-tonsillite (o mal di gola comune): il mal di gola è causato nella maggior parte dei casi dai virus del raffreddore. Più raramente è dovuta ad un’infezione batterica e in particolare dallo Streptococco di gruppo A.
- Laringite acuta o croup o laringospasmo: di solito si tratta di malattie causate dai virus respiratori, per tale motivo si verificano prevalentemente in inverno.
- Nasofaringite (o raffreddore comune): si presenta con ostruzione nasale, secrezioni dal naso, starnuti, mal di gola e/o tosse. Possono essere anche presenti mal di testa e sensazione di stanchezza.
- Faringo-tonsillite (o mal di gola comune): i sintomi più comuni sono mal di gola, deglutizione dolorosa, febbre, tonsille ingrossate e arrossate (spesso con punti biancastri di pus). Spesso sono associati i sintomi del raffreddore
- Laringite acuta o croup o laringospasmo: tipicamente il laringospasmo compare improvvisamente durante la notte e si caratterizza per una tosse di tipo metallico definita abbaiante.
Per la prevenzione di tutte le infezioni delle alte vie respiratorie è opportuno:
- Eseguire una corretta igiene delle mani
- Durante i mesi di massima diffusione dei virus respiratori (stagione invernale) evitare luoghi particolarmente affollati
- Evitare contatti stretti con persone con mal di gola o raffreddore
- Effettuare le vaccinazioni contro Influenza e COVID-19
Il raffreddore guarisce spontaneamente sebbene possa durare anche diversi giorni. La terapia allevia solamente i sintomi ma per i virus non è mai curativa: i bambini guariscono da soli grazie al loro sistema immunitario. Fino a che i bambini non sono in grado di soffiarsi il naso autonomamente, è opportuno eseguire i lavaggi nasali. Questi possono essere effettuati in posizione prona (a pancia sotto), con la testa girata prima da un lato e poi dall’altro, tramite una siringa (senza ago) riempita di soluzione fisiologica da spruzzare nella narice più in alto. È fondamentale mantenere una adeguata idratazione (bere molta acqua). È inoltre importante che il bambino eviti di andare a scuola per qualche giorno per non diffondere l’infezione e ridurre i contagi. Generalmente il raffreddore non ha complicanze e dura circa 3-7 giorni. Tuttavia, può rappresentare la prima fase di un'infezione delle basse vie respiratorie (bronchite e polmonite), soprattutto nei bambini più piccoli. Pertanto, in caso di comparsa di febbre (che può essere normale ma anche indicare un peggioramento dell’infezione), è opportuno consultare il medico curante. Altri motivi per far visitare il proprio bambino sono le difficoltà a mangiare nei bambini sotto i 6 mesi: se non prendono il latte dal seno materno, non riescono nemmeno a bere, con possibile disidratazione (si noterà l’assenza di lacrime con il pianto o di pipì nel pannolino). Sempre nei bambini più piccoli può comparire la difficoltà a respirare (movimenti del torace anomali, con rientramenti e respiro molto veloce e superficiale), che può richiedere l’accesso in Pronto Soccorso e la somministrazione di ossigeno.
La laringite acuta o croup, o laringospasmo è una malattia che spesso termina spontaneamente. È molto importante, per prima cosa, cercare di tranquillizzare il bambino, perché l’agitazione potrebbe peggiorare la difficoltà respiratoria. Successivamente, in caso di primo episodio, è necessario che il bambino venga visitato dal pediatra o in Pronto Soccorso. Qui si somministrerà la terapia corretta e si daranno tutte le indicazioni da mettere in pratica in caso di eventuali altri episodi.
Data l’origine virale dell’infezione, gli antibiotici sono inutili. Andranno, invece, somministrati (sempre su indicazione del medico) in caso di faringite batterica, caratterizzata da febbre, placche (pus giallo che ricopre completamente le tonsille) e assenza di tosse.
Non bisogna, invece, utilizzare alcuni rimedi di uso comune:
- Spray da spruzzare in gola, che sono inefficaci e che possono contenere Benzocaina, un farmaco che può causare reazioni allergiche ed altri problemi.
- "Caramelle per la gola", inutili e che possono mettere a rischio di soffocamento i bambini più piccoli.
È possibile ottenere maggiori informazioni consultando i seguenti siti istituzionali: